lunedì 23 settembre 2013

lucia amava guardare la luna

Lucia amava guardare la luna, lo faceva spesso, ogni volta che poteva.
Guardava la luna e si dimenticava del resto, era una piccola donna. Non aveva molti amici, anzi forse a scuola era anche emarginata. Il fatto è che non era né bella né brutta, non si faceva notare e passava il suo tempo ad ascoltare cantanti lontani nel tempo con gli occhi rivolti alla finestra. Lucia era una ragazza semplice e non aveva mai fatto del male a nessuno e le piacevano i gatti, perché erano liberi di andare dove volevano.
Cresciuta continuava a guardare la luna dalla stanza in affitto nella città dove aveva iniziato l'università. Quella sera una sua coinquilina portò degli amici e fu impossibile nascondersi. Gennaro la scrutava e lei arrossiva. Uscirono con una scusa verso il balcone e lì con la luna che li guardava si baciarono.
Furono giorni veloci e Lucia quasi dimenticò della sua abitudine notturna. Un giorno a passeggio per la città lui sembrava inquieto e lei aveva un lungo sorriso ed una notizia da dargli. Un caffè al tavolino di un bar sul lungomare, ecco ci siamo, è un gioco di sguardi. "Devo dirti una cosa", la voce di Lucia era tremante.
Poi Gennaro che corre e due, tre uomini che lo bloccano, che lo gettano a terra. Lucia non sa e allora ingenua grida aiuto. Uno degli uomini le mostra il distintivo. 
"Cosa hai fatto Gennaro?". Un grido strozzato uscì dalla bocca di Lucia. Poi un attimo di calma, non gli avrebbe mai raccontato la bella notizia che portava nel grembo.
Forse era stata solo una parentesi, un'avventura. 
La vita di Lucia era cambiata, ma lei per il momento decise solo di tornare a fissare la luna.

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