È come quando il
cielo si illumina per un lampo, sei li qualche istante ad aspettare il tuono,
impaurito o magari distratto, ma in
attesa. È così che ormai vivo, solo di quegli istanti, e aspetto che da un
momento all'altro il tuono venga e distrugga tutto. Quegli attimi di paura
diventano attimi di vita in una corsia di ospedale, perché quel lampo è caduto
lontano dal tuo letto, almeno per oggi.
E di questi attimi
che vivo da quando abbiamo scoperto che Giulio ha la leucemia.
Ti insegnano per tutta
la vita ad essere come il lampo, primo su tutti sempre il più veloce nel fare o
nel rispondere, e ti insegnano ad essere tuono per non rimanere schiacciato
dagli altri, anzi per essere tu a schiacciarli.
Nessuno ti insegna
invece la verità, che la vita vera è
fatta solo di quegli istanti tra il lampo ed il tuono e vorresti essere lento per goderne appieno ed
essere debole per poterti affidare agli altri perché da soli non si sconfigge niente.
E impari che nulla è
scontato e che tutto è dono, impari a vivere il tuo dolore senza più
nasconderlo, assaporando piccole gioie ogni giorno .
E impari a non rimandare nulla a domani perché non c'è
lampo ne tuono tanto forti da riuscire a convincerti che questi istanti, tanto belli ed intensi, non valgano una vita intera.