lunedì 12 ottobre 2015

Intrecci

Finalmente fuori, l'attesa in quel palazzo si era fatta estenuante. In quel salottino eravamo in sei dalle 9 di stamattina a sorriderci, ben consapevoli che in realtà eravamo nemici uno contro l'altro, per un'opportunità di lavoro.
E tutto sommato sono contento di essere stato scartato, il direttore non è stato equivoco, non gli servivo. Ed in fondo lo capivo, non servivo nemmeno troppo a me stesso dopotutto. Ma quel colloquio almeno avrebbe zittito per un po' mio padre.
Non c'è niente di più bello che camminare con la giornata davanti senza impegni, con la libertà e l'esigenza di dover far spazio nella testa, sempre con troppi pensieri intrecciati. Come in tasca le cuffie del mio mp3 strette e incredibilmente incasinate, così vivo la maggior parte del mio tempo, con il peso di essere ciò che gli altri vogliono.
Sono pochi gli istanti in cui decido di premere play e sbrogliare la matassa che ho in testa.

Il mio problema è che non ho nessuna intenzione di perdere nessuna emozione, anche quelle in contrasto mi fanno bene. A volte  credo che sia proprio questo casino a permettere al mio cuore di battere ancora e sempre

lunedì 5 ottobre 2015

a metà

incompleto, come un disegno lasciato a metà... come una frase sospesa che non sa trovarsi un finale.
Guido è un bel ragazzo, con un bel sorriso, begli amici e belle storie da raccontare. Uno di quelli che a guardarlo da lontano lo credi perfetto, senza problemi.
A volte per Guido è così, spensierato nei suoi jeans nella sua ricerca di un futuro. Come è bello quel tempo adolescenziale nel quale sostituiamo il termine ricerca con il termine sogno. E così finisci per sognare un mondo perfetto, ancora storie che valgano la pena di essere raccontate.
Ma Guido non è solo questo, anzi. Tutto ciò è solo una metà. Perché di tutte le occasioni che gli capitano lui sceglie di viverne solo una parte, come se la vita potesse essere mangiata come la pizza, senza il cornicione.
Forse è questo il suo più grande errore, Guido lascia sempre tutto in sospeso e questo lo fa vivere solo una metà delle sue emozioni. E' innamorato, ma non riesce a fidanzarsi; è uno studente, ma ha bisogno continuamente di esami per aprire un libro; è un credente, ma di quelli che non sentono il bisogno di aver fede; è un uomo, ma di quelli che non scelgono mai