mercoledì 26 agosto 2015

Ostinata


un pò di shampoo le finì nell'occhio sinistro e fu costretta a chiuderlo. Continuò a lavarsi così, al buio, ma senza particolari ansie. Perché sapeva quel dolore a cosa era dovuto ed in fondo sapeva ben muoversi con il suo corpo. 
Rosa chiuse l'acqua ed uscì dalla doccia. Rimase per un po' così a guardarsi quell'occhio arrossato, le piaceva rimanere nuda davanti allo specchio, stava bene così, al caldo nella privacy del suo bagno. 
E' proprio vero, ciò che non si conosce fa più male, e la sua testa iniziò a vagare correndo veloce all'immagine di suo padre che andava via da casa, al suo primo bacio in una sera d'estate con lui che non si fece più vedere, il primo cattivo voto a scuola, la malattia di sua madre. Quanto tempo aveva impiegato a categorizzare quei dolori, quanto tempo era passato per capire che certe cose le avevano lasciato dentro cicatrici e paure. Magari tutto fosse semplice da curare come un occhio arrossato. 
Iniziò ad asciugarsi i capelli, e mentre i suoi ricci provavano a trovare una forma si rese conto di quanto bene gli facessero momenti come quello. Perché nel cuore non si creano cicatrici di bene? Perché il dolore ci rimane incollato addosso, nei nostri modi di fare e di pensare ed il bene invece sembra così effimero?

Rosa si fermò di colpo, posò il fono e tornò a guardarsi allo specchio. Era lì accanto, il suo occhio sinistro era ancora arrossato ma quello destro sembrava sorriderle. Che intuizione, la felicità era davvero forse solo un cambio di prospettiva? Perché cercare cicatrici di bene? Il dolore quando c'è non ti fa pensare a nient'altro ma ciò non vuol dire che il bene scompaia. 
Quanto tempo passiamo a rimuginare sul male senza mai fermarci ad assaporare il bene. Quante lacrime versate su persone che vanno via che ci impediscono di sorridere a chi invece resta. Quante cicatrici di dolore che induriscono i nostri comportamenti facendoci dimenticare di essere ancora capaci di essere felici.

Rosa si vestì serena e decise che d'ora in poi per ogni piccolo o grande dolore che l'avrebbe colpita avrebbe ostinatamente cercato una mezza occasione per sorridere.

Forse alcuni dolori sono troppo grandi per riuscire a sorridere. 
Ma la vita è ostinata e non farà mai calcoli