mercoledì 21 agosto 2013

un puntino



eri poco più di un puntino mi avevano detto.
Tua madre è così bella. L'ho conosciuta per caso, in un bar.
Lei era con delle amiche ed io per scommessa dovevo fermarmi a parlarle. Naturalmente non mi degnò nemmeno di uno sguardo. Tornai in quel locale ogni pomeriggio, senza incontrarla mai.
Poi un giorno, per caso, la vidi in panetteria.. E stesso copione, lei rise tanto e io le chiesi il numero di cellulare. Mi diede solo una cifra, le altre avrei dovuto meritarmele.. Ogni volta che ci saremmo incontrati avrei dovuto farla ridere. 
Dopo 9 mesi il numero era mio, ed io ero suo. 
Come è bella tua madre, era stupendo stare con lei, quando sorrideva solo per me. 
Eravamo innamorati, e mi sembrava di poter avere il mondo in mano. Poi un giorno avvertì dei dolori, la portai in ospedale, anche lì in attesa sul lettino era bellissima. Il medico non ci mise molto a rassicurarci, non c'era nulla di strano in quei fastidi, era solo incinta.
Il mondo fra le mie mani si sgretolò e dentro di me si ruppe qualcosa. Io volevo solo i suoi abbracci, il suo sorriso, il profumo dei suoi capelli. Ero un ragazzo. 
Scappai, non ti volevo, volevo solo lei, lei sola. Ero solo.
Passarono due settimane, decisi di rincontrarla. Avevo paura, ma avevo capito che stare insieme era il modo giusto per preparare il tuo arrivo.
Lei era bellissima, ma non mi sorrideva. Come poteva crescere un figlio da sola? Come avrebbe fatto con il lavoro? Cosa avrebbero detto tutti? Nessun uomo mai si sarebbe avvicinata a lei. Delle amiche le avevano consigliato l'aborto. 
Eri poco più di un puntino,
tua madre è bellissima,
io non sono stato capace nemmeno di donarti un nome.



Nessun commento:

Posta un commento