lunedì 30 maggio 2016

l'altra


Quando l'ho vista in palestra mi è successo qualcosa di strano, ero lì a fare i miei esercizi e intanto pensavo a dove l'avessi vista. Dal tappeto la guardavo nello specchio, i nostri occhi lontani si incrociavano furtivi e sorridenti. Me ne innamorai subito, senza un perché preciso. Era bello sentirsi guardati, era bello spiarla e inventarsi un modo per poterle parlare.
In strada, il vento che mi asciugava la pelle ancora bagnata e l'andare piano in moto con il volto di lei fisso davanti agli occhi. Arrivai a casa e, come sempre, trovai mia moglie ad aspettarmi, bellissima, leggeva un libro sul divano. La abbracciai e la baciai ma niente levò dal mio cuore l'altro sguardo. 
La storia ci racconta che l'amore è unidirezionale, ma ciò non basta a fermare le emozioni che spontanee partono e creano mille fantasie nella testa. Guardavo Michela leggere, guardavo i suoi capelli setosi e ricordavo facilmente perché ero innamorato di lei, e intanto, mentre di notte il profumo di quei capelli accompagnava il mio riposo, l'altra tornava a farmi visita.
E' la strana sensazione di avere tutto e di sentire il bisogno di altro. Ho sognato la vita con Michela e ho lottato per stare con lei. E' la donna più forte che io conosca, chissà quante volte mi sarei perso se non l'avessi incontrata. Voler stare con lei mi ha dato la fiducia necessaria per capire chi volevo essere, per studiare, per crescere. Il suo sguardo al mattino è il motivo per cui mi sveglio con la consapevolezza che sarà una giornata bellissima. Amo Michela, è la donna della mia vita.
 Eppure ce n'è un'altra...

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